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Ragazzi dell'estate

Ragazzi dell'estate

Ragazzi dell’estate parla di gioventù, quella spensierata e allegra che ancora vive nei ricordi di molte generazioni, quella che amava le corse in bicicletta, le esplorazioni all’aria aperta e i ritrovi improvvisati. Una gioventù libera dalla tecnologia, che crede che tutto sia possibile soltanto sperandolo e che sa fare gruppo davanti alle difficoltà. Ed è proprio davanti a un’enorme prova che il gruppo di bambini protagonista del romanzo scopre di essere molto più che amici. Insieme, infatti, affrontano una minaccia reale, di quelle che ogni genitore non manca mai di ricordare ai propri figli: lo sconosciuto con le caramelle che tante volte è stato descritto per mettere in guardia i più piccoli. E poi c’è qualcosa d’altro, che grava sull’intera comunità e che proprio i protagonisti sono chiamati a debellare affrontando eventi e pericoli estranei alla loro stessa età e natura. Sullo sfondo di una cittadina sonnolenta, troppo occupata a prepararsi all’ennesima stagione turistica, un pazzo convinto di possedere poteri sovrannaturali affronta il gruppo in una lotta senza esclusione di colpi, dove un passato tragico e dimenticato si intreccia con un presente fatto d’estate e spensieratezza, e dove il futuro pretende l’estremo impegno di alcuni semplici bambini, chiamati a caricarsi sulle spalle responsabilità troppo a lungo ignorate dagli adulti.

Gian Giuseppe Tavini nasce (forse) in provincia di Pia-cenza nel 1953. Orfano e autodidatta, viaggia da sempre per tutto il mondo e spesso si ferma a Riva del Garda. Negli anni Ottanta, proprio nella cittadina sita nel nord del lago di Garda, ha passato un discreto periodo di tempo e sembra che il romanzo che tenete tra le mani sia stato scritto proprio allora.

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